Lo studio della Dott.ssa Nicoletta Loi, specializzata in otorinolaringoiatria, si trova a Cagliari in Via Gerolamo Pitzolo n. 26. La Dott.ssa ha maturato una consolidata esperienza nel campo delle apnee notturne e del russamento.
Cosa sono le apnee notturne?
La sindrome delle apnee notturne, la cui definizione medica è Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, è una patologia cronica relativamente comune in cui la respirazione del paziente subisce ripetute interruzioni durante il sonno.
Quando la respirazione si interrompe o rallenta, spesso il paziente passa da un sonno profondo a uno più leggero; per questo motivo la qualità del sonno è molto scarsa e il paziente in questione è spesso eccessivamente stanco il giorno seguente.
La maggior parte dei pazienti che soffre di apnee notturne non ne è consapevole perché il disturbo si presenta soltanto durante il sonno. In genere sono i familiari o il partner a notare per primi i sintomi.
Quali sono le cause?
La tipologia più comune è l’apnea ostruttiva, in cui le vie respiratorie collassano o si ostruiscono durante il sonno, rallentando o interrompendo la respirazione: quando si cerca di respirare l’aria che attraversa l’ostruzione può causare un russamento.
Non ci sono delle vere e proprie cause, ma piuttosto dei fattori che possono contribuire al restringimento delle vie aeree superiori. Tra questi, troviamo:
- sovrappeso/obesità;
- età avanzata;
- ipertensione;
- abuso di alcool;
- abitudine al fumo;
- assunzione di sonniferi.
Quali sono i sintomi?
di notte:
- russamento, forte e cronico;
- pause respiratorie nel sonno;
- risvegli improvvisi con sensazione di soffocamento.
di giorno:
- sonnolenza e sensazione di stanchezza;
- cefalea mattutina;
- riduzione della concentrazione;
- mal di gola;
- variazioni dell’umore e alterazioni della personalità.
Come avviene la diagnosi?
L’otorino diagnostica le apnee notturne basandosi sui sintomi riferiti dal paziente, sui precedenti casi di apnea in famiglia, sui risultati della visita e dello studio del sonno. Il medico controllerà la bocca, il naso e la gola per evidenziare eventuali anomalie anatomiche responsabili della sindrome.
A complemento dell’esame otorinolaringoiatrico, viene effettuato l’esame fibroendoscopico che permette di visualizzare in modo più dettagliato le vie aerodigestive superiori.
Il medico, in caso di sospetto, può sottoporre il paziente a misurazioni strumentali di vari parametri attraverso la polisonnografia: essa consiste nella misurazione, durante alcune ore di sonno notturno, del flusso aereo, del livello di ossigeno nel sangue, della frequenza cardiaca, della mobilità respiratoria toracica e addominale e della postura nel sonno.
Diagnosticare per tempo questa patologia può essere fondamentale, le conseguenze a lungo termine delle apnee notturne sono svariate. I pazienti affetti da questa patologia presentano una più alta incidenza di malattie cardiovascolari, causate dai ripetuti fenomeni di carenza di ossigeno, dalle oscillazioni della frequenza cardiaca e dei valori di pressione arteriosa.
Nonostante la sindrome delle apnee del sonno sia una patologia notevolmente diffusa nella popolazione, questo disturbo generalmente non viene diagnosticato e trattato in modo adeguato.
In Italia tale patologia spesso non viene riconosciuta per due motivi principali: il fenomeno del “russare” è sottovalutato dai pazienti e dagli stessi medici; le strutture organizzate per poter diagnosticare questa malattia sono relativamente poche.
Come si cura?
L’apnea nel sonno può essere curata modificando lo stile di vita, con apparecchi ortodontici, con dispositivi per la respirazione e con l’intervento chirurgico. I farmaci di solito non vengono usati.
La terapia dell’apnea nel sonno mira a:
- ripristinare la respirazione normale durante il sonno,
- alleviare i sintomi, come il russamento forte e la sonnolenza diurna.
Inoltre per prevenire l’insorgenza delle apnee ostruttive del sonno è consigliabile:
- perdere peso se si è sovrappeso o obesi;
- mangiare in modo sano e fare attività fisica costante;
- evitare il fumo;
- evitare gli alcolici, soprattutto prima di andare a dormire.