Lo studio della Dott.ssa Nicoletta Loi, specializzata in otorinolaringoiatria, si trova a Cagliari in Via Gerolama Pitzolo n.26. La Dott.ssa riceve previo appuntamento e si occupa anche della patologia riguardante la sordità o la perdita parziale dell’udito.
La sordità consiste nella perdita totale o parziale dell’udito e può essere causata da molteplici fattori. Può colpire sia gli adulti che i bambini e può essere congenita o la conseguenza di patologie che colpiscono l’orecchio.
Perché si può perdere l’udito
Sono tante le cause che possono provocare la sordità:
- la perdita di conduzione, dovuta a problemi ‘meccanici’ dei suoni: solitamente accade che i tre ossicini dell’orecchio (staffa, incudine e martello) non riescono più a far giungere alla coclea i suoni, oppure che la membrana timpanica non vibri in modo adeguato;
- la perdita del nervo, dovuta ad una mancata o ridotta funzionalità del Nervo uditivo a causa di una qualche lesione.
Mentre la perdita di conduzione è spesso reversibile, la perdita del nervo è invece una condizione permanente.
La causa più frequente di perdita d’udito nei bambini, invece, è rappresentata dalle infezioni all’orecchio.
Altre cause possono essere di tipo genetico o congenito, possono essere di origine infettiva (meningite, morbillo, scarlattina, otite), di origine traumatica (perforazione del timpano, frattura cranica, barotrauma, traumi acustici in generale) o più semplicemente legata all’età o al tipo di lavoro che si svolge (l’uso di attrezzature molto rumorose, quali ad esempio i martelli pneumatici, a lungo andare può provocare sordità).
Una perdita di udito temporanea può essere invece legata ad allergie, infezioni, produzione eccessiva di cerume, traumi alla testa.
Come si riconosce la sordità
La Diagnosi di sordità, soprattutto nei neonati, deve essere quanto più precoce è possibile, poiché proprio nei neonati la sordità può condizionare lo sviluppo futuro del bambino.
Negli adulti il primo passo sarà un colloquio con il medico (o lo specialista in Otorinolaringoiatria), fondato soprattutto sulle informazioni essenziali della sordità del paziente: se ha colpito entrambe le orecchie o solo una di esse, se la condizione è grave oppure moderata, da quanto tempo si sperimenta questa condizione, se ci sono altri sintomi, se si ha mal d’orecchio.
Solitamente al colloquio segue poi un esame fisico delle orecchie ed eventualmente, se il medico lo ritiene opportuno, alcuni esami strumentali, quali una risonanza magnetica delle orecchie, una TAC o una radiografia del cranio, una timpanometria e soprattutto un esame audiometrico.
Nel bambino dai 3 anni in su è possibile eseguire un esame audiometrico definito “play audiometry”.
Il bambino giocherà su uno speciale tablet. In base alle sue risposte con il gioco allo stimolo sonoro sarà possibile ricavare la soglia audiometrica del bambino.
Come si cura la sordità
Non è ancora disponibile un trattamento per la sordità dovuta al danno permanente del nervo acustico in grado di ristabilire l’integrità dell’organo colpito. L’unico trattamento per la sordità al momento disponibile consiste nell’impianto cocleare nei neonati o nell’utilizzo di protesi auricolari nel condotto uditivo esterno.